Dal 16 al 19 Marzo 2010 all’Alexander Platz di Roma il “Trio di Roma” formato da Danilo Rea al piano, Roberto Gatto alla batteria ed Enzo Pietropaoli al contrabbasso, dopo 33 anni di attività live insieme presenta l’album “33” che ha come filo conduttore la musica da film. Ma in questa serie di date/concerto, i brani ed il concept album sono solo un pretesto, un materiale sul quale lavorare con grande libertà.
Il suoni caldi e legati prodotti dal piano di Rea nei suoi splendidi fraseggi scorrono fluidi e veloci ed incantano nell’immediato, in contrasto con quei pochi semplici accordi dei riff ripetuti energicamente a due mani. Coi suoi virtuosismi Rea a tratti si distacca dalla sezione ritmica per poi ritrovarvisi perfettamente. Pietropaoli propone col suo walking bass melodie alternative a quelle del piano ma parallele ad esse, alternando a momenti con lo slap che accentua il lavoro della batteria e riporta velocità. Gatto partecipa col movimento di tutto il corpo alla propria interpretazione alla batteria, riesce a produrre una vasta gamma di suoni sfruttando egregiamente le potenzialità dello strumento senza perdere mai di vista l’esecuzione di insieme e cadere nel solipsismo, mantenendo anche nei solo più “rumorosi” un’eleganza non comune. Non da meno Pietropaoli che di tanto di tanto percuote il contrabbasso aggiungendo elementi ritmici e garantendo varietà alla performance.
Si va da brani storici come “Moon River” (tratto da “Colazione da Tiffany”), al tema de “La grande fuga”, passando per “Rocky”, il tema d’amore tratto da “Romeo e Giulietta” e l’immortale “The Pink Panther Theme”, passando per arrangiamenti essenziali e semplici ad altri dinamici ed irregolari che lasciano forse esprimere maggiormente l’affiatamento del trio. Un’incantevole “Summertime” viene aperta dal contrabbasso che ne annuncia con delicatezza la melodia, sostenuto con discrezione dagli altri, mentre il tema principale, il più riconoscibile in questo arrangiamento, viene tratteggiato dal piano.
Si chiude il concerto con “The way you look tonight”: Rea accenna il tema del brano e lo ripete più volte senza portarlo a termine, lasciandolo “aperto” ed il pezzo si trasforma durante l’esecuzione da romantico a brioso, fino a protrarsi in una lunga digressione che si allontana dall’origine per poi ritornarvi e concludere.
Laura Mancini