Quarantenni immaturi crescono: la magia della paternità, secondo Gabriele Pignotta


 

Quando si segue da tanti anni un autore e attore teatrale, ci si aspetta inevitabilmente con timore di dover assistere, prima o poi, alla fase di declino, al primo lavoro deludente o addirittura ad un vero e proprio fiasco. Siamo abituati all’idea che una buona vena artistica, “l’ispirazione” per scrivere, non possa durare per sempre, soprattutto quando ci si trova di fronte ad un commediografo, come Gabriele Pignotta, che, pur variando ambientazioni, argomenti e personaggi, non si è mai sbilanciato verso nuovi generi. L’autore romano (che non limita la propria simpatia e comicità legandola alla romanità) infatti, ha mantenuto sempre due punti fermi nei suoi spettacoli: la comicità – spontanea, giocosa, allusiva ma mai volgare – e l’attenta osservazione della realtà contemporanea, degli atteggiamenti della gente, della abitudini di una società che cambia con il cambiare delle condizioni economiche, con il mutare delle mode (Facebook, le chat, gli sms, i reality show) e con lo svilupparsi della tecnologia. Il rischio è, appunto, quello di ripetersi e diventare la brutta copia di se stessi.

Forse è per questo che, con ancor maggiore piacere, si esce ogni volta da teatro soddisfatti dopo aver apprezzato l’ultimo dei molti lavori di questo autore che riesce a trainare da anni un pubblico vasto ed eterogeneo di teatro in teatro, attirando sempre nuovi curiosi. “Contrazioni pericolose” presenta una formazione in “trio” sul palco. Lo storico compagno di palco di Gabriele Pignotta, Fabio Avaro, che ha, in questo caso un ruolo quasi “super partes”, ovvero quello dell’ostetrico Francesco il quale, nella sua bontà e semplicità d’animo e dall’alto della propria esperienza di vita, riesce a cogliere al volo la situazione e i veri sentimenti dei due protagonisti. In coppia con Pignotta (qui nel ruolo di Massimo), invece, torna Siddhartha Prestinari, già Francesca in “Mi piaci perché sei così”. Qui è Martina, una quarantenne incinta che, sebbene abbia nascosto a lungo la propria gravidanza, per poterla “gestire in autonomia”, appare tutt’altro che autonoma e, al contrario, è attanagliata dalle proprie paure e insicurezze. L’attrice riconferma il suo talento nel gestire questo personaggio – formidabile nelle crisi di pianto e negli attacchi isterici – che seguiremo nel lungo travaglio, durante tutta la durata dello spettacolo.

Massimo d’altro canto, se all’inizio si mostra un uomo dal carattere deciso, un manager realizzato, nervoso ed egocentrico, si scioglie di fronte alla meraviglia della vita che sta per nascere e svela, a sua volta, le proprie fragilità e il desiderio di amare e donarsi. La maternità e la paternità, argomenti sfiorati solo occasionalmente nelle precedenti commedie di Pignotta, vengono affrontati stavolta con sensibilità, alternando la giusta ironia a momenti di riflessione e profondità e presentando due personaggi che risultano completamente trasformati, nel giro di poche ore.   Un applauso va fatto anche alla scenografia, che riproduce in modo semplice ma verosimile un reparto ospedaliero di ginecologia: il termosifone in ghisa, i quadri affissi alle pareti, gli strumenti di lavoro, dimostrano una particolare cura per i dettagli. La selezione di noti brani della musica leggera italiana, contribuisce a narrare i sentimenti dei protagonisti.

Se lo spettacolo vi è piaciuto, ditelo a tutti, se non vi è piaciuto ditelo lo stesso… così almeno la fregatura non l’avete presa solo voi!”, dice, più o meno, la formula conclusiva dei saluti della compagnia, recitata da anni alla fine di ogni spettacolo e imitata, ormai, da moltissime altre compagnie. Il mantra scaramantico corrisponde, però, anche ad una grande verità: quando un lavoro e una compagnia funzionano, il passaparola premia e i risultati si vedono.

“Contrazioni pericolose” di Gabriele Pignotta e Valerio Groppa

Dal 21 aprile al 17 maggio

Teatro Manzoni Via Monte Zebio, 14/C Roma

Costo biglietto: intero 24 euro, ridotto 21 euro.

Repliche dal martedì al sabato ore 21,00, domenica ore 17,30. I giorni 25 aprile, 2, 7, 9 e 16 maggio replica anche alle ore 17,00.

Laura Mancini

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