Boeing Boeing torna in versione romana al Teatro Sette
Il donnaiolo giornalista americano residente a Parigi, protagonista del film interpretato da Tony Curtis nel 1965 e diretto da John Rich, e la sua complice, la domestica Bertha, diventano al Teatro Sette il romano Simone (Marco Fiorini) e l’ucraina Olga (Elisa Pazi). Cambia, così il linguaggio, che dona nuove sfumature alla comicità del testo, derivanti da accenti buffi e umorismo “local” ma non muta la sostanza, ovvero la capacità di questa pièce francese di Marc Camoletti – la più rappresentata al mondo – di far sorridere coi suoi incastri perfetti e il ritmo serrato e brioso.
I punti di forza di Boeing Boeing
La scenografia accogliente e curata nel dettaglio, unico scenario in cui si muovono i protagonisti impazziti della commedia, introduce lo spettatore dentro la casa di Simone. Valeria, Federica e Raquel, le tre ignare e dinamiche hostess compagne di Simone e l’amico Roberto, inizialmente presentato come un sognatore sprovveduto, entrano ed escono dalle stanze in una coreografia perfetta, dove la coordinazione fa la differenza.
I problemi tecnici al Boeing in partenza per Sidney, lo sciopero all’aeroporto di Fiumicino e persino il maltempo in direzione New York alterano il delicato equilibrio che sussiste nei rapporti tra Simone e le sue donne. L’abilità della regia nel rendere coinvolgente la storia è dimostrata dalla palpabile, crescente tensione scenica che porta all’esplosione finale.
Boeing Boeing nella versione diretta da Matteo Vacca
Claudia Ferri, Ramona Gargano e Martina Zuccarello caratterizzano in maniera efficace i loro personaggi, offrendo tante diverse prospettive della femminilità. Si tenta di arricchire e attualizzare la drammaturgia con qualche trovata bizzarra, come i “saluti” ispirati alle destinazioni dei voli e un paio di allusioni e riferimenti alla pandemia COVID-19.
Assume toni diversi il personaggio cruciale di Roberto. Nel film era intenzionato a rilevare la casa dell’amico e a manipolarlo con l’aiuto delle tre hostess e della domestica, per portarlo a trasferirsi a New York. In questa frizzante versione “romana” diretta da Matteo Vacca, invece, il personaggio è più sempliciotto e inconsistente – e proprio per questo irresistibile. Brilla di un fascino riflesso grazie al contesto intrigante in cui si trova catapultato, fino a credersi più furbo dell’amico navigato.
Teatro Sette, via Benevento 23 – Roma
Dal 2 al 20 febbraio 2022
Giovedì – sabato ore 21, domenica ore 18
Biglietti: intero 25€, ridotto 19€ (prev. Compresa)
Laura Mancini