RM – MARCO ZADRA ED IL SUO “PIAGIAMA PER 6” AL TEATRO SETTE

È Jaqueline, la padrona di casa Dupon, ad aprire la scena di questa commedia, diretta da Marco Zadra al Teatro Sette di Roma dal 17 Gennaio al 12 Febbraio 2012. Pimapante, energica, la giovane donna carica ogni gesto o sorriso, è enfatica nel tono della voce e lascia intravedere sin da subito lo stile comico caricaturale del regista. Il marito Bernard ed il suo migliore amico Robert, amante di Jaqueline, salgono a loro volta sul palco e si susseguono con gesti, saluti, fiori e frasi intercambiabili, in un gioco teatrale buffo e per certi versi infantile, che ritroviamo spesso nei lavori di Zadra.
L’equivoco e la trama si infittiscono quando Bernard, ignaro della tresca tra sua moglie e l’amico, chiede a quest’ultimo di tenergli il gioco per nascondere a Jaqueline che lui stesso ha un’amante – Brigitte – e gli chiede di recitare la parte del compagno di questa a una cena a cui ha voluto invitarla, alla presenza della moglie, per poter trascorrere con Brigitte il giorno del suo compleanno. L’entrata in scena di nuovi personaggi e un caso di omonimia contribuiranno a sviluppare esiti imprevedibili, in una serie interminabile di improbabili bugie che si accavallano.
I personaggi, dalla comicità esasperata, non sono assolutamente verosimili, tanto meno risultano credibili le situazioni e gli equivoci da farsa che si vengono a creare ma è proprio questo che vuole la compagnia e che ci diverte; i protagonisti, privi di profondità, rappresentati come “macchiette”, funzionano perfettamente.  Se la commedia è costruita da sketch comici talvolta fumettistici, le emozioni sono comunque ben rappresentate: euforia, passione, ambiguità, sospetto, imbarazzo, melodramma, risultano coinvolgenti sebbene volutamente enfatizzati. Qualcosa di vero, però, c’è: si avverte infatti il sincero e contagioso divertimento degli stessi interpreti che riescono abilmente a stabilire una complicità col pubblico, il quale sta al loro gioco volentieri.
I ritmi sono forsennati, agitati, frenetici, scanditi ad intervalli regolari da elementi apparentemente di contorno (ma che talvolta si riveleranno utili alla trama) come le continue richieste di atterzzi da lavoro da parte del giardiniere tutto fare dei vicini o l’apertura e chiusura delle tante porte presenti nella scenografia – davvero deliziosa e curata nel dettaglio, rappresenta gli interni di un appartamento verosimilmente accogliente – tramite le quali, gli attori, giocano ad una sorta di nascondino e, in un “balletto” che non lascia nulla all’improvvisazione, dimostrano la loro coordinazione impeccabile.
Tutti gli interpreti sono fortissimi e caratterizzano con personalità ed originalità i propri ruoli: si percepisce una forte preparazione tecnica, sono espressivi, versatili, fanno occasionalmente i rumoristi o i mimi e passano con estrema rapidità da un registro vocale a quello opposto, da uno stato d’animo all’altro. Ma se in genere è Marco Zadra a spiccare nelle sue rappresentazioni, in questo caso l’interprete di Jaqueline, Claudia Campagnola, merita un’attenzione particolare grazie alla sua capacità di gestire da vera padrona (non solo di casa) ogni situazione comica.
Laura Mancini

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