Dopo In nome del Papa Re (del 1977) e Nell’anno del Signore (1969) presentati con enorme successo nelle passate stagioni da Antonello Avallone al Teatro dell’Angelo, il regista ed interprete romano fa un ulteriore omaggio al lavoro di Luigi Magni, proprio in questi giorni in cui il celebre regista è scomparso. Dal 24 ottobre fino al 24 novembre 2013, con Secondo Ponzio Pilato, affronta infatti un’opera che Magni diresse nel 1987 ed attraverso la sua trasposizione teatrale lascia percepire alcuni mutamenti avvenuti nello stile e nelle atmosfere rispetto ai due lavori precedenti.

Un’ironia di calibro più lieve è qui affidata ad un solo protagonista Ponzio Pilato (non c’è più un “duo” ed infatti manca all’appello del cast Sergio Fiorentini), in netto contrasto rispetto agli altri personaggi che si dividono, in sostanza, tra credenti e crudeli. Un protagonista, tra l’altro, che risulta più difficile amare rispetto a Cornacchia o Monsignor Colombo da Priverno, uomini dall’incredibile semplicità e umanità e che, in questo caso, si riscatta solo nel finale.
Il pubblico viene introdotto nell’ambientazione dell’antica Roma già all’entrata del Teatro: quattro guardie, infatti, sostano all’ingresso per poi dare il via allo spettacolo in sala, marciando in perfetta sincronia e portando Gesù, rappresentato nella sua potente umiltà e nel suo silenzio, all’attenzione del superficiale governatore, interessato solo al proprio fastidioso mal di testa. I fatti storico/biblici vengono riportati fedelmente e dopo la morte e resurrezione del Cristo, viene offerta una visione della storia di Ponzio Pilato, scettico, pragmatico ed ostinato fino alla fine.
La principale preoccupazione riguardo alla possibilità di credere in Gesù, nelle sue affermazioni e nella sua resurrezione è che questo possa portare ad una rivoluzione ed al rovesciamento dei meccanismi di potere; di fronte all’angelo che non vorrebbe ammettere di vedere, Pilato afferma di non essere interessato a sapere chi esista realmente o meno ma soltanto chi serva a qualcosa. Una figura per certi versi nostalgica, un uomo legato ai fasti vissuti a Roma che si è ritrovato, suo malgrado, “infossato” in una provincia lontana.
Con: Antonello Avallone, Ketty Di Porto, Tonino Tosto, Nanni Candelari, Claudio Morici, Walter Caputi, Patrizia Ciabatta, Francesco Marioni, Andea Bruno, Salvatore Rivoli, Daniele Di Matteo, Federico Mastroianni, Angelica Ferraù, Valerio Palozza,
Regia: Antonello Avallone
Video “Secondo Ponzio Pilato” presentato in anteprima presso il teatro di Ostia Antica
Video intervista Antonello Avallone, “Secondo Ponzio Pilato”
Laura Mancini