AL TEATRO DELLA COMETA, SIRAVO E LA AURELI IN “BUONA DOMENICA”

Quando si deve consigliare il pubblico su uno spettacolo ed in quest’ultimo sono coinvolti addetti ai lavori per i quali si nutrono simpatia – come nel caso di Emanuela Aureli, conosciuta maggiormente come comica ed imitatrice della tv piuttosto che nelle vesti di attrice di teatro – ed ammirazione e stima – come quella maturata seguendo nel corso degli anni la carriera di artisti versatili ed espressivi quali Edoardo Siravo e Roberto Ciufoli (il secondo alle prese con la regia) – , doverne scrivere in termini negativi imbarazza e dispiace particolarmente.

Buona parte di responsabilità nel causare delusione è da attribuire alla scelta del testo stesso portato in scena, non tanto per la semplicità del medesimo quanto per l’aspettativa creata – e poi disillusa – dalla compagnia nel presentarlo come “commedia esilarante”: il pubblico che assiste allo spettacolo ride ben poco ed una comicità spassosa non è certo ciò su cui punta Dany Laurent. Se alcuni momenti di delicata ironia ed umorismo, poi, si intuiscono nel dialogo tra i due protagonisti, questi non vengono rappresentati al meglio. Mentre Siravo nei panni di Pietro sembra giù di tono, più monotono del suo solito e lento nel ritmo, la Aureli nelle vesti di Matilde appare fuori dalla parte laddove si diletta in giochi di voce, cadenze dialettali e toni caricaturali, per rischiare di risultare poco credibile quando, improvvisamente, si cala nella parte con maggior serietà e trasporto.
Una parte di “colpa” non si può non attribuire, del resto, al regista il quale avrebbe dovuto guidare la giusta tensione emotiva tra i personaggi, che si immagina crescente.
L’apparente indifferenza ed il pragmatismo di Matilde si scontra nettamente con l’egocentrismo e la tendenza a fare di ogni banalità un dramma di Pietro; ma il “battibecco divertente” promesso nella sinossi, solo di rado suscita un lieve sorriso ed il Pietro “egocentrico e trombone, irresistibile nel suo essere impermeabile al mondo che lo circonda” descritto nelle note di regia finisce per risultare più che altro lagnoso e nevrotico. La performance, nel suo inseme, è quindi poco coinvolgente.
Teatro della Cometa
via del Teatro Marcello 4 – Roma
tel. 066784380
Dal 29 aprile al 18 maggio 2014
Laura Mancini

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