“Oltre lo specchio”, Emilia Costantini, Aliberti Editore
Martedì 19 ottobre 2010 alle ore 18, la giornalista del Corriere Della Sera Emilia Costantini ha presentato presso l’antica Libreria Croce di Roma il suo secondo libro intitolato “Oltre lo specchio” pubblicato da Aliberti Editore. L’evento ha visto l’intervento di Giorgio Assumma, presidente SIAE, Gianni Borgna, presidente della Fondazione Musica per Roma, Gianpaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film ed è stato moderato da Antonio Macaluso, vicedirettore del Corriere della Sera.
Questa la trama di “Oltre lo specchio”: Gioia Gorla è un giovane avvocato di successo, una donna di bell’aspetto e di famiglia benestante, residente a Milano. Ha un problema fisico all’anca che la costringe a ricorrere ad un bastone ma che ormai ha rinunciato a risolvere con un’ennesima rischiosa operazione. A causa di questo e anche per via di un incubo ricorrente che la perseguita sin da bambina, la protagonista ci viene mostrata dura negli affetti e intransigente nel lavoro.
Qualcosa nella sua vita cambia quando le viene affidata la difesa di una giovane palermitana, accusata dell’omicidio del suo convivente che la costringeva a prostituirsi e a vendere droga. In apertura dell’incontro, l’attrice Francesca Neri ha letto alcuni passaggi riguardanti i sogni della protagonista, un escamotage per introdurci nel suo mondo fino a risalire ad aneddoti del suo passato come il ricordo delle lezioni nuoto prese da bambina che tanto le pesavano e dalle quali Gioia tentava di estraniarsi “galleggiando” fisicamente o idealmente.
Incubi, riflessioni, considerazioni più strutturate e razionali, ricordi, servono a delineare abilmente i tratti caratteriali ed il profilo psicologico della protagonista su cui l’autrice – più o meno discretamente – indaga, in una narrazione che dal romanzo passa talvolta al documentario, tra poesia e momenti di forte impatto ed esposizione cruda e veritiera. Forse proprio in questa alternanza ritroviamo tanto la formazione giornalistica dell’autrice quanto il suo essere prima di tutto donna e voler rappresentare le problematiche del sesso femminile oltre che, in questo libro in particolare, quelle di una portatrice di handicap ed il confronto con la “normalità” che la circonda, fino alla considerazione di quanto l’anormalità della protagonista l’abbia per certi versi salvata dalle anormalità ben peggiori della gente non disabile.
Laura Mancini