ROPA 11, “AMAZING STORIES”, PUS(H)IN RECORDS 2010
Il disco si apre con una trilogia che lega insieme London’s Diary e Vacuum con una cover di Pygmy Twylyte i cui temi principali sono narrati all’unisono dalla tromba di Alessandro Muner (prima alterata dalla sordina, poi acuta e dritta) e dal tocco brillante di Eugenio Mirti alla chitarra acustica mentre Andrea Quaglino alla chitarra elettrica ora crea una base di riff, ora si lancia in assolo aggressivi. Il tutto costruito sullo swing dinamico di contrabbasso e batteria.
Se la scelta del titolo Amazing Stories non deve essere casuale, riferendosi ad una rivista americana responsabile della nascita del genere letterario “fantascienza” dal quale evidentemente i Ropa 11 traggono ispirazione, questa Amazing Stories Trilogy racconta già da sé una lunga storia, con momenti di suspense più acustici, altri di quiete e altri ancora da film d’azione, più rock.
My Favorite Things è resa “moderna” dalla voce delicata e singolare di Chiara Onida, che interpreta la melodia insieme al suono ruvido della tromba sordinata, in un’atmosfera sinistra interrotta dagli interventi più “sereni” di chitarra acustica ed elettrica. Inquieti anche i toni della lunga composizione funky Deira anche a causa del suono distorto della chitarra elettrica. Passando per la rilassata e ballabile Mandalay Bay e per lo spedito indie rock di Eternal Hate, veniamo condotti all’elegante rivisitazione di Riders on the Storm dove voce e tastiere della versione originale vengono sostituite da tromba e chitarra elettrica. Seguono la romantica ballad And So Do I e Cristallo col suo testo simbolico, per concludere con le improvvisazioni di ciascun musicista nel brano November in Vegas.
Musicisti: Eugenio Mirti (ch acustica), Andrea Quaglino (ch elettrica), Paolo Inserra (bat), Michele Anelli (cb), Alessandro Muner (tr)
Guest: Chiara Onida (vox), Ivan Nirta (ch elettrica).
Laura Mancini
(Jazz Colours – Dicembre 2010)