La compagnia “Il Carro Dell’Orsa” presenta nell’ambito della stagione 2009/2010 del Teatro Due di Roma “Shoes!”, testo di Antonia Brancati, Maddalena Fallucchi, Paola Pascolini e Cinzia Villari, per la regia di Maddalena Fallucchi e Lorenzo Profita.
La bravissima Francesca Romana Degl’Innocenti nei panni dell’investigatrice non si risparmia per avviare l’introduzione di questo giallo/rosa, dando colore ad ogni singola battuta anche laddove il testo è meno forte, personalizzandolo, fino a farci subito apprezzare il suo personaggio, così ben caratterizzato, finendo addirittura per interpretare, nel suo monologo iniziale, più personaggi immaginari contemporaneamente, intonando un botta e risposta che ci riepiloghi la situazione che l’ha condotta fin sulla scena del delitto.
La prima delle “indagate” è una ragazza dal forte accento spagnolo che, col pretesto dell’omicidio di un vicino di casa trovato morto nel suo appartamento con indosso un paio di decoltée col tacco a spillo, racconta come tempo addietro, il suo incontro con un uomo fosse stato condizionato fino all’esasperazione dai differenti gusti riguardo alle calzature. Il personaggio che l’espressiva Beatriz Prior Fernandez tratteggia risulta, così, assurdo, caricaturale e divertente. Ci svela l’importanza simbolica del tacco alto nel suo Paese, allargando le sue considerazioni ai ricordi dell’infanzia e della famiglia, legati al simbolo delle sue ballerine di pelle lucida di allora e finisce per divagare verso una sua personale filosofia e visione della vita.
La seconda interrogata è la russa interpretata da Federica Ugolini, che parla di come, ispirata dal programma politico di Gorbachov e dai suoi discorsi sulla trasparenza, liberata all’idea di non dover più fingere e mentire, avrebbe potuto abbandonare le scarpe che tanto detestava: molto intelligente e metaforico l’episodio delle scarpe nuove troppo strette, che rappresentano i cambiamenti richiesti alla Russia per portarla in Occidente.
E ancora, passiamo alla buffa ragazza dall’accento barese – una spassosissima Emanuela Caruso dalla gestualità dirompente e comunicativa – che invece ha la fobia dei piedi e alla quale è capitato un fidanzato con particolari fantasie erotiche, per poi toccare un breve momento di drammaticità con la narrazione di una donna (Antonina Stolyarchuk) che per colpa della mania dei tacchi alti e del loro ticchettio ha fatto una brutta fine, concludendo con la testimonianza estrema e folle di una vera maniaca dello shopping di calzature (Sara Meoni).
Le protagoniste ci permettono abilmente di affacciarci sulle loro esistenze descrivendocene qualche ritaglio con leggerezza, intervallando con brevi coreografie e brani musicali.
Laura Mancini