
Chiusa la stagione 2012/2013 il Teatro Abarico, nel quartiere San Lorenzo di Roma, cambia gestione e si presenta al pubblico già a partire da agosto con due iniziative. La prima, riguarda un fitto calendario di eventi per chi rimane in città durante la calda estate della Capitale. “Progetto Agosto Abarico”, a cura dell’Associazione Quinta Luna ha come primo obiettivo quello di dar spazio alla creatività in tutti i suoi aspetti (danza, musica, teatro, arti visive e qualsiasi altra forma che l’immaginazione suggerisce) conferendo allo spazio teatrale appena preso in gestione un’impronta chiara come punto di riferimento per tutti coloro che abbiano voglia di fare sperimentazione: senza caricare gli artisti di alcun onere economico ed offrendo, invece, la collaborazione del gruppo di autori, registi e tecnici dell’Associazione Quinta Luna, lo scopo è “scoprire” la performance preferita dal pubblico per inserirla, senza alcun costo, nel cartellone della stagione 2013/2014. La seconda impresa è quella di richiamare compagnie di professionisti per scovare nuove idee e talenti e formare il cartellone 2013/2014.
Ecco intanto, il programma delle rappresentazioni di agosto e, per chi fosse interessato, in fondo i riferimenti dell’Associazione.
Giovedì 8 agosto h 21:30: È L’AMORE CHE SCEGLIE – Reading di poesie
Un viaggio di rime e versi liberi, mai divulgati prima dall’autore Fabrizio Loiacono, attraverso il mondo percettivo e immaginativo del poeta. Un tema a farla da padrone: l’amore. Accompagnamento flauto traverso e chitarra elettrica di Tiziano Teodori e Andrea Cauduro.
Domenica 18 agosto h 18 : POESIE SCELTE DI E CON DIMITRI RUGGERI
Rappresentazione poetica multimediale: l’autore leggerà i propri brani, che spaziano dalla poesia di reportage a quella d’amore. Intermezzi multimediali: cortometraggio di H. Majeed e uno stralcio di audiolibro (voce C. Oddi, musica R. Bisegna).
Martedì 20 agosto: CHI RESISTE NELLA PALUDE – Monologo teatrale
Un sipario immaginario si apre sulla storia della bonifica della pianura pontina. Un uomo, “un pioniere come ce ne sono stati tanti a Littoria, prima che diventasse Littoria”, ricorda e ci accompagna in questo viaggio che anima lo spettacolo nato nel 2009 da una serie di improvvisazioni sulla storia familiare dell’attore Francesco Lande. Regia di Riccardo Mallus, sceneggiatura di Giulia Tollis.
Mercoledì 21 agosto: SERATA DI GRAZIE, DI GRAZIA E DI SFOGHI D’ARTIFICIO
Serata spettacolo, evento, incontro, racconto, scambio. Di gioia, bellezza, energia.
Lo spettacolo della durata di un ora e venti minuti circa sarà semplicemente, decisamente, unico. Esclusivo ed inclusivo al tempo stesso.
Sarà un viaggio artistico e umano prezioso e profondo che ci permetterà partendo da alcuni potenti mantra di risintonizzarci su frequenze energetiche più elevate e di riallineare il nostro focus e la nostra attenzione verso ciò che amiamo veramente. La Vita!!!
All’interno della musica e dell’energia delle parole dei mantra ci sarà spazio per gli sfoghi d’artificio, spettacolo che Marco ha portato in scena diverse a volte e di cui è autore, protagonista e oggi anche regista.
Ci sarà da ridere, da pensare, forse magari da piangere, da gioire, da amare. Ci sarà tutto quello che è stata la ricerca personale, artistica e attoriale di Marco. Soprattutto ci sarà Marco con la sua gioia di vivere e di esprimere la sua anima.
Perciò, grazie in anticipo e a prescindere per essere ciò che siete. Siete unici. Anzi, siamo UNICI.
Di e con Marco Zautzik, attore, autore, scrittore, formatore, motivatore e, ultimo ma non ultimo, imprenditore.
Lunedì 26 agosto: VIAGGIO DI GRUPPO – Reading di poesia e prosa
Un percorso attraverso i testi di Serena Calabrese, letti dall’autrice stessa, e attraverso le performance di amici che condividono con lei, e con tutto il pubblico, un viaggio: un viaggio di gruppo. Accompagnamento di Tiziano Teodori al flauto traverso.
Martedì 27 agosto: IO MI CHIAMO G. – Tributo a Gaber
A 10 anni dalla scomparsa di Gaber, il suo pensiero risulta essere sempre più attuale.
Lo spettacolo, tributo a questo grande artista, ripropone live canzoni e brani teatrali tratti dal suo repertorio di teatro canzone prodotto durante l’arco della sua carriera. Un concerto teatrale interpretato da Luca Mazzamurro per la regia di Francesca Calderara.
I brani e i monologhi proposti sono accomunati da un filo conduttore: l’analisi ironica e surreale di cosa significhi essere un essere umano nella società post-contemporanea.
Francesca Calderara – Regista teatrale. Dal 1992 inizia a collaborare con l’Università di Bologna, realizzando Laboratori teatrali finalizzati alla didattica e alla ricerca presso il Cimes (Centro Interfacoltà di Musica e Spettacolo). Ha realizzato la regia di svariati spettacoli teatrali per enti pubblici e compagnie private. Dal 2006 si occupa di didattica teatrale, conducendo il laboratorio teatrale presso il Liceo Classico statale “M.Minghetti” di Bologna.
Luca Mazzamurro – Attore, cantante. Da più di dieci anni segue un percorso di studi legato allo studio della voce formandosi come cantante e insegnante di canto. E’ la voce dei Mollier, gruppo pop di Bologna di cui è anche autore e compositore dei brani. Nel 2009 frequenta il corso di doppiaggio all’Accademia Nazionale del Cinema a seguito del quale inzia a recitare con alcune compagnie teatrali di Bologna e in una serie di cortometraggi. Nell’anno corrente ha debuttato con la sua prima commedia “GF – Gioventù Fregata” che lo ha visto impegnato in qualità di attore, autore e regista.
Mercoledì 28 agosto h 21: DELLA STRADA IL TUO MARE – Corto teatrale
Se per un solo istante potessimo parlare col bambino che siamo stati, cosa faremmo? Che cosa potremmo dirgli? Da cosa lo metteremmo in guardia? E soprattutto, saremmo capaci di affrontare una visione che ormai non ci appartiene più? Quale delle due parti di noi avrebbe il sopravvento e quale si mostrerebbe realmente la più saggia?
“Fa’ della strada il tuo mare” è l’esortazione che qualcuno dentro di noi strilla ininterrottamente, ma a volte l’immobilità delle nostre azioni e dei nostri pensieri ci impedisce di proseguire verso una direzione o… più semplicemente di fare un passo indietro! Perché è proprio quell’immobilità voluta, da noi stessi causata quale forma assoluta di protezione, che spesso riconduciamo indissolubilmente all’ineluttabilità del destino. Ma di destino non si tratta! Solo codardia dettata dalla razionalità di un’età definita adulta, per convenzione o forse solo per comodità.
Un contrasto generazionale coesiste in ogni singolo individuo, un continuo rapportarsi a ciò che si era, il più delle volte rinnegandolo senza comprendere che la fanciullezza è ciò che più di ogni altra cosa caratterizza il nostro essere.
E allora perché soffocarla?!
Lasciarla andare in maniera quasi incontrollabile può talvolta essere panacea per molti “mali”: volare insieme con essa, confortare quella parte della nostra individualità spesso dimenticata e martoriata dal fluire della vita.
“Fa’ della strada il tuo mare” è , dunque, un dialogo, un incontro tra due lati dell’individuo, una sorta di finestra introspettiva dell’essere. Un adulto si confronta con le sue più radicate paure, temendole ancora, come una volta o forse anche di più! A tal punto da cercare, in un certo qual modo, di reprimere la voce della sua stessa innocenza che, dall’oscuro del subconscio, urla incessantemente parole rivestite di una saggezza pura ed incontaminata dallo scorrere crudele degli anni che, con inganno, fa confidare nella dimenticanza quale unico rimedio all’infelicità.
Il corto teatrale è di e con Giovanni Cordì e Simone Corbisiero – Le Ali di Dedalo.
Mercoledì 28 agosto h 21:45: M’ANNAGGIA IL PAPA – Tributo a De André
Un omaggio al grande cantautore genovese Fabrizio De André ad opera del banditore Gianni Deiana, degli orchestrali Alessandro Murgia & Michele Marsella e del giovane tamburino Marco Cattari.
Giovedì 29 agosto: ANTIGONE FANTASMA di Daniel Fermani
Con Laura Sales, Giovanni Cordì, Simone Corbisiero e con Federica Massara e Valentina Marraffa
Antigone Fantasma di Daniel Fermani è un’opera liberamente ispirata ai Sette a Tebe; nell’antefatto della vicenda Eteocle e Polinice, figli di Edipo, si erano accordati per spartirsi il potere sulla città di Tebe; avrebbero regnato un anno a testa, alternandosi sul trono. Eteocle tuttavia allo scadere del proprio anno non aveva voluto lasciare il proprio posto, sicché Polinice, con l’appoggio del re di Argo Adrasto, aveva dichiarato guerra al proprio fratello ed alla propria patria.
Una contemporaneità stilistica che torna e recupera la bellezza della musicalità e dell’universalità greca nell’opera del drammaturgo italo argentino Daniel Fermani, noto in Italia e in Argentina per la sua ricerca sulla prosidia e il costrutto delle frasi, basato su una metrica moderna dove il valore delle parole è incentrato sulla musicalità della frase intera che a sua volta trova la sua ragion d’essere nel corpo strumento dell’attore. Un testo che non colpisce la mente ma il canale emotivo e visivo.
Nulla della storia narrata accade in scena; tutto deve ancora accadere o forse è già accaduto; tutto è stato già vissuto o deve essere vissuto e non si può evitare.
Antigone sola con se stessa, in una notte senza luna sogna o ha visioni; allucinazioni che la trascinano in un destino già indicato; in un presente privo di luce, in un passato nero, di ombre e fantasmi che tessono i fili della distruzione della stirpe. Un tempo che non risparmia nessun affetto; che porta in luce solo il rapporto dell’uomo con il potere; un rapporto, una brama che non si ferma davanti a nulla e nessuno. Una donna, una sorella distrutta dal dolore della perdita, dall’impossibilità di capire e dalla consapevolezza del tempo che ha vissuto e sta vivendo.
Si ritrova sola; dopo un sogno, un incubo che ha lasciato la porta tra il reale e l’onirico aperta e da questa porta ecco apparire i due fratelli, le loro anime, le ombre di ciò che sono; fratelli nemici che diventano uno nel rispetto delle regole del destino.
In un mondo di ombre, dove la cecità morale è diventata un incubo nel quale delle voci misteriose vagano in cerca di un corpo, Antigone ritrova i due fratelli amati: Eteocle e Polinice. Sta per scoppiare la guerra a Tebe. O è già passata. Una guerra interiore, quella che da sempre ha dilaniato la stirpe dei labdacidi, continua a straziare le anime degli ultimi discendenti di questa sfortunata famiglia. I fratelli rivelano ad Antigone il senso e la fine di tutte le tragedie, il risultato della guerra, il destino che pure a lei spetta dietro le ombre. Non sarà l’odio a fermare il fratricidio, ma nemmeno l’amore. Antigone cammina come un fantasma tra i fantasmi verso il compimento di un destino che nessuno potrebbe cambiare.
La bellezza dell’opera viene lasciata interamente alle capacità attoriche, vocali e corporee dei tre attori; la scena è priva di scenografia….i pochi oggetti presenti sono quelli necessari all’onirico, al fato, al rito….la parte del fato, del destino che tutto muove è lasciata ai tamburi e alle voci di Federica Massara e Valentina Marraffa.
Quest’opera, dopo lo Scorpione bianco (liberamente ispirato alla Medea), è tra le opere più riuscite di questo drammaturgo contemporaneo, docente universitario tra i più discussi; amati ed odiati a cui si deve un desiderio viscerale di riportare in vita e diffondere l’universalità della natura umana e dell’essenza delle tragedie antiche come unica possibile base del presente
Con Laura Sales, Giovanni Cordì e Simone Corbisiero e con Federica Massara e Valentina Marraffa.
Venerdì 30 agosto: LA CANZONE DEGLI F.P. E DEGLI I. M. da Elsa Morante
LA CANZONE DEGLI F.P. E DEGLI I.M.
da Elsa Morante
con
Simone Giustinelli
e
Matteo Giustinelli (chitarra)
Fiorenzo Sabbatini (batteria)
Simone Sabbatini (tastiera)
regia
Simone Giustinelli Regia di Simone Giustinelli.
Sabato 31 agosto h 21: AMORE 2013 – Monologo di Francesca Manfreda
Interprete: Giulia Aleandri
Regia: Francesca Manfreda
Musiche Originali: Gianmaria Gamberini
Teatro Abarico
Via dei Sabelli 116
Contatti: cell. 347.45.22.827 – cell. 392.99.10.947 – tel. 06 98932488
e-mail: info@abarico.it”> info@abarico.it
www.abarico.it
Laura Mancini