ANDREA PAGANI TRIO ALL’ALEXANDER PLATZ DI ROMA


Domenica 10 marzo il trio del pianista romano, formato insieme a Daniele Basirico al basso elettrico a sei corde e Massimiliano De Lucia alla batteria, propone parte del repertorio tratto dall’album “Bravi bravi, ma ce l’avete una cantante?” pubblicato nel 2012 dall’etichetta romana Zone Di Musica, insieme ad altri brani dello stesso Andrea Pagani e arrangiamenti inediti di standard e classici della musica nostrana e statunitense, in un progetto ribattezzato “Canzoni senza voce”.

E se già il titolo di album e progetto sono di per sé tutto un programma, lo stesso Pagani conferma nella performance dal vivo un approccio scherzoso e confidenziale con la musica e con il pubblico, al quale racconta aneddoti sulla nascita delle sue composizioni.
Ma la giocosità non corrisponde a mancanza di professionalità o preparazione e la “canzone”, protagonista delle selezioni proposte dal trio, è ripercorsa degnamente nelle sue diverse sfumature: lo percepiamo nel sound bossa nova di “Ernia”, dedicata a quel concerto cancellato di Jilberto (a quanto pare, a causa di un’ernia) al quale il pianista non vedeva l’ora di assistere; in una “Dieci ragazze” di Battisti, arricchita dalle improvvisazioni del bassista e dallo stride del pianista; in “Si no me moro” di Rustichelli, scandita dall’incedere ipnotico del tamburo, impreziosita dai fraseggi del bassista che pizzica le corde o, ancora, nelle improvvisazioni evocative di batteria e percussioni nella  composizione “Porrot Blue Eyes” che portano una ventata di carnevale col loro samba.
Un gusto raffinato si manifesta nell’arrangiamento in stile Brodway di un classico della canzone popolare romana, “La società dei magnaccioni”, immaginata in chiave romantica e ribattezzata “Hungry society”: De Lucia spazzola sui piatti rendendo l’atmosfera eterea e sognante e sembra di ascoltare un vero standard tratto da qualche musical americano. Malinconica e struggente anche la ballade  “A tear on my chest”, ma non mancano esecuzioni più ritmate e travolgenti come “3+3+3=love”. Un omaggio molto gradito, quello fatto a Duke Ellington con un’interpretazione velocissima e seducente di “Caravan”.
Tante, le piccole citazioni riconoscibile nelle improvvisazioni del pianista: “The girl from Ipanema”, “Roma nun fa la stupida stasera”, “Rock around the clock”, Andrea Pagani gioca con la vasta conoscenza della materia musicale che ha e la sinergia con gli altri due e la varietà di umori rappresentati risulta coinvolgente e sincera.

Guarda il video di “Si no me moro” live

Laura Mancini

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