STORIA DELLA CETRA E DELLA LIRA

La cetra
La cétra (che scritta con l’accento acuto si distingue dalla cètra, scudo fatto di vimini e cuoio utilizzato nell’antica Roma da popoli non romani) nell’antichità classica era uno strumento legato al mito di Apollo e diffuso soprattutto in Grecia. Era spesso utilizzato come accompagnamento musicale nella declamazione di componimenti poetici ed è per questo che il termine “cetra” ha assunto, in senso figurato, anche il significato di “ispirazione poetica”.
La cétra è costituita da una cassa armonica di varia forma sulla quale si levano due bracci congiunti in alto da una piccola asse. Le corde, che inizialmente erano quattro e poi sono andate aumentando, sono tese tra la cassa di risonanza e l’asse e pizzicate con le dita  o con il plettro (anticamente una piccola lamina di osso a forma di mandorla).
Con questo stesso nome, però, si indica anche uno strumento popolare usato soprattutto nel sud della Germania e costituito da una cassa piatta, con un fianco dritto e uno curvo e cinque corde tese sul lato dritto che sono pizzicata dalle dita su di una tastiera…

La lira
La cétra si distingueva dalla lira soprattutto per la sua struttura più robusta e per le dimensioni maggiori. L’invenzione della lira viene fatta risalire ad Ermes (il Mercurio dei Romani) e si racconta che egli la creò mettendo insieme il dorso di una tartaruga, le corna di un ariete ed i nervi dei buoi che aveva rubato ad Apollo. Anche questo strumento a corda, quindi, ha origine presso gli antichi Greci. Il guscio che formava la cassa armonica fu poi realizzato con armature di legno e le corna furono sostituite da bracci dello stesso materiale. Generalmente la lira veniva suonata con entrambe le mani: la destra pizzicava le corde con un plettro, la sinistra con le dita dalla parte opposta. Anche il termine “lira” in letteratura e in poesia è spesso associato ai componimenti lirici, come del resto dice la parola stessa..
Nel XIX secolo si è diffuso un altro tipo di cétra da tavolo, non a pizzico ma ad arco, a quattro corde; un altro a formadi viola con due piedini in metallo e due in legno ed uno a forma di cuore, inventato a Monaco nel 1813 da Johann Petzmayer, che aveva tre sole corde accordate sulle note la-re-sol. Inoltre una cétra asimmetrica con 6 tasti fu inventata per consentire anche a persone senza una particolare preparazione musicale di suonare per accordi, poiché le corde non desiderate venivano premute dalle barre con sopra i tasti. La lunghezza di questi strumenti varia intorno ai 50-60 centimetri.
Esisteva, infine, una cétra da tavolo dalla sagoma di chitarra. Parleremo nella prossima puntata di uno strumento a corda attualmente molto diffuso, la chitarra e di quella che viene chiamata lira-chitarra.
Laura Mancini

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