La Compagnia Teatrale Punto&Virgola dal 6 al 16 Maggio 2010 porta in scena presso il Teatro Euclide di Roma lo spettacolo “Ma è roba da matti!”, scritto da Cristina Pernazza e diretto da Paolo Mellucci.
Il primo atto ci presenta la signora Frambalda proprietaria della pensione termale Villa Placida, una signora dal fare pratico e deciso, interpretata efficacemente da Cristina Pernazza che ha come “spalla” Lina Califano nei panni della sua collaboratrice Dafrosa un po’ ingenua e sempliciona. La aiutano nella gestione della pensione anche le tre figlie “agitate” e maldestre ed un pigro facchino. Una comitiva eterogenea e davvero singolare di inquilini giunge d’improvviso ad affollare ed animare la scena e con l’assegnazione delle stanze i personaggi ci vengono presentati uno alla volta, coi loro nomi uno più “evocativo” dell’altro. Subentrano poi la cuoca autoritaria che annuncia a breve distanza colazione, pranzo e cena a quanto pare non proprio dietetici ed Anfilochio con le sue fin troppo evidenti preferenze sessuali: insomma, tra staff ospitante ed ospiti, una sfilata di macchiette che fanno a gara per stranezze.
La comicità verte su battute semplici, giochi di parole abbastanza prevedibili, personaggi caricaturali e poco approfonditi – sono davvero troppi per dare sufficiente spazio a ciascuno – e una vera “trama” sembra mancare: il contesto – scelto per ragioni incomprensibili nel primo atto, infatti non si capisce perché mai gli ospiti tanto scontenti di Villa Placida dovrebbero addirittura progettare piani di fuga anziché semplicemente pagare il conto ed andarsene – risulta essere più che altro un pretesto per allestire una farsa, che a tratti risulta un po’ lenta e fiacca a causa di un testo non troppo originale ma altrove riesce a far sorridere grazie all’espressività e all’energia degli interpreti.
Poco chiara risulta, sulle prime, anche la presenza secondaria di due personaggi: l’ospite della pensione che si esprime solo a gesti e la signora che parla una lingua incomprensibile, misto di portoghese tedesco, romeno e quant’altro…
Nel secondo atto, però, tutti i dubbi si spiegano: le ansie dei protagonisti acquisiscono un senso e la rappresentazione si sposta su un’atmosfera molto più seria ed impegnativa, per una riflessione a tratti pirandelliana che da nuovo significato a tutto il lavoro.
Non anticipiamo qui le sorprese ma risulta senz’altro encomiabile l’intento della drammaturgia, sebbene ci sia uno stacco troppo forte tra la prima e la seconda parte: si dovrebbe dare maggior profondità alla prima oppure, al contrario, trattare gli argomenti seri della seconda con un pizzico di leggerezza in più.
Dal martedì al sabato ore 20,45 – domenica ore 18,00
Costo biglietti: intero 18 €, ridotto 14 €
Info su: www.puntoevirgola.eu; www.myspace.com/ctpuntoevirgola
Laura Mancini