Al Teatro dell’Orologio, un Gaber immaginato al femminile

«Intelligenti, stupidi… che differenza c’è; vecchi, giovani, certo… tutti della stessa età; uomini, donne… che vuoi che conti. “Tentativi di persone”, che comunque esistono…».
Si potrebbero considerare, forse, queste poche righe, quelle che descrivono meglio il messaggio de “Il Grigio”, noto monologo interpretato da Giorgio Gaber.

Dal 15 al 20 gennaio 2013 la Sala Grande del Teatro dell’Orologio di Roma, storico spazio della Capitale consacrato alle rappresentazioni “off”, ospita Luisa Marzotto con una trasposizione femminile del testo che Gaber scrisse insieme a Sandro Leporini, dimostrandoci quanto quelle parole fossero vere e come certe caratteristiche dell’umanità accomunino tutti al di là dell’età, del sesso e delle capacità intellettive.

Come nasce l’idea di far recitare Il Grigio ad una donna?
L’idea è venuta proprio a Luisa, in modo molto casuale. – spiega Fabrizio Ciotti, organizzatore della compagnia – Alcuni amici le avevano passato un’audiocassetta con la registrazione de Il Grigio e lei, ascoltandola in macchina, ne rimase molto colpita.
Tempo dopo mi esercitai quasi per gioco – racconta Luisa Marzotto – leggendo il libro, cominciai col tentare di memorizzare la prima pagina di questo monologo: mi colpì per la sua complessità ma anche per l’ironia con cui affrontava certi temi… lo trovai subito un capolavoro e non fui più in grado di smettere
Quando un anno fa l’Associazione di volontari ANTEA – continua Ciotti –, che aiuta i malati terminali, ha chiesto a Luisa se voleva fare uno spettacolo per beneficenza, si presentò l’occasione per realizzare per la prima volta Il Grigio, al Teatro Viganò: una sola replica alla quale hanno assistito circa 400 persone. Il pubblico si dimostrò caloroso e coinvolto e così, quest’anno, abbiamo deciso di affrontare la sfida con la rappresentazione al Teatro dell’Orologio, per una settimana”.
Qual è la difficoltà maggiore in questa sfida?
F. Ciotti: “Il pubblico adulto è il più “pericoloso” perché conosce Gaber e per questo fa confronti… ma fino ad ora i riscontri sono stati positivi.
L. Marzotto: “È vero, il rapporto col pubblico è fondamentale; tra l’altro nella Sala Grande lo diviene in misura maggiore, per via della forte vicinanza con le prime file. Ora che stanno cominciando a venire i ragazzi delle scuole, ci accorgiamo che sono i più attenti, i più partecipi durante lo spettacolo e questo dà una grande carica a chi deve sostenere i ritmi cinematografici di un monologo del genere.
Cosa ti è piaciuto di più di questo testo?
La considerazione che mi affascina  maggiormente è che non bisogna accontentarsi di stare seduti sulle proprie comode poltrone: una cosa che riguarda un po’ tutti noi, soprattutto nella società moderna che ci porta a cercare sempre quella sicurezza nel lavoro, quella sicurezza nella famiglia che forse non ci soddisferanno mai del tutto. È un messaggio incredibilmente contemporaneo e mi viene da chiedermi cosa scriverebbe, oggi, Gaber e quanto ancora avrebbe da dire ai giorni nostri…
Laura Mancini
Recensione de “Il Grigio” sulla versione online de Il Giornale OffGuarda il video di presentazione de Il Giornale Off

Nuovo progetto della redazione del quotidiano “Il Giornale”
da un’idea di Edoardo Sylos Labini

Leggi l’articolo  “Un progetto editoriale per dar voce agli artisti che nessuno racconta”

Potrebbero interessarti anche...