Daniel Craig e Edward Zwick presentano a Roma il film “Defiance”

Paramuont Vantage presenta l’ultimo lavoro di Edward Zwick “Defiance – I giorni del coraggio” distribuito da Medusa e nelle sale italiane dal 23 Gennaio 2008. Il film è tratto dal libro di Nechama Tec “Defiance – gli ebrei che sfidarono Hitler” pubblicato per la prima volta nel 2001, edito in Italia da Sperlig & Kupfer e uscito in queste settimane nelle nostre librerie.   Si narra la tragica storia realmente accaduta a tre fratelli polacchi, i Bielski,  qui interpretati da Daniel Craig, Liev Schreiber e Jamie Bell e della comunità che formarono nei boschi dell’Europa Orientale, che conoscevano  fin dall’infanzia, per sfuggire alla campagna di conquista cominciata nell’estate del 1941 dall’armata di Hitler e formare un improvvisato gruppo di partigiani decisi a combattere per la loro sopravvivenza.

Il film è stato girato in Lituania “e nelle scene all’aperto, ovvero la maggior parte, abbiamo potuto utilizzare esclusivamente la luce naturale!” ci ha detto il protagonista Craig, durante la conferenza di presentazione svoltasi a Roma il 19 Gennaio presso il Grand Hotel, “per questo motivo lo staff era sempre presente e pronto a sfruttare i momenti migliori per girare. Certo, è stato un lavoro difficile, dovuto alla mancanza di finanziamenti, ma così si è creato un bel rapporto e grande affiatamento nel gruppo”.

“Defiance” è un film in cui contano molto gli sguardi e i silenzi – espressione dell’umanità – in alternanza e contrasto al frastuono degli spari dei mitra – espressione della perdita di umanità. Nella piccola comunità rappresentata, si vede la voglia che c’è ancora di affermare la propria identità, l’essere “persone”; ci sono, nonostante tutto, la capacità di ridere e scherzare, il desiderio di amare e di ricreare le condizioni di un’esistenza civile.   “Ho sempre visto e sentito questo film come una storia che parla di persone cariche di passione e sentimenti” sostiene il regista “i Bielski non erano certo santi. Non erano eroi convenzionali e questo è ciò che li rende così veri e affascinanti”.   Alla domanda se secondo lui, vista l’ondata di film sull’Olocausto dell’ultimo periodo, stia nascendo un nuovo “genere”, Daniel Craig ha risposto “non si tratta di un nuovo genere, ma di storie, di fatti importanti che hanno a che vedere con lo spirito umano, quindi è naturale che conquistino”. “Forse molto dipende dal fatto” ha aggiunto Zwick “che fra 5 – 10 anni potrebbe non esserci più nessuna testimonianza diretta di quegli avvenimenti e si sente l’urgenza di parlarne”.

Laura Mancini

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