“Abissi” Le Pietre dei Giganti, Overdub Recordings
Non c’è pericolo di sentirsi distanti dagli “abissi” in cui si sono immersi i componenti de Le Pietre dei Giganti per trarre ispirazione nella composizione di questo album affascinante. Se infatti negli intenti della band c’era quello di scrutare coraggiosamente nei lati oscuri dell’essere per portare alla luce un’umanità sepolta, il risultato non è un album di composizioni criptiche, ma al contrario molto godibili e nelle quali è facile riconoscersi, anche grazie alla felice scelta di scrivere testi in lingua italiana.
L’attacco strumentale in puro stile rock caratterizza il brano d’apertura Vuoto, un pezzo piuttosto breve che racchiude in sé accenni delle diverse influenze che ritroveremo nel resto dell’album. Subito si “sporca” di fuzz, cori alterati dall’elettronica e introduce il cantante Lorenzo Marsili che opta per un’interpretazione dal sapore metal, come anche nei brani DMA e Canzone del sole. Decisamente più apprezzabile la sua vocalità in melodie che ne esaltano il lirismo e le sfumature come in La lente dell’odio e nell’ipnotico Mattine grigie, un brano della durata di oltre 6 minuti in cui la band si prende i suoi tempi per trascinare con sé l’ascoltatore nei già menzionati abissi.
Il sound seducente e sinistro di Abissi spezza le atmosfere a metà dell’album omonimo, mentre l’ascolto di Stasi col suo funk e i falsetti del cantante porta a muovere il corpo anziché a rimanere statici.
Gli umori si alternano o si mescolano come suggeriscono gli arrangiamenti e la voce di Marsili evidenzia questa alternanza – più drammatica in canzoni poetiche come Trieste (La casa vuota), a rappresentare il senso di angoscia esistenziale e le tragedie che non riescono a trovare una spiegazione logica; carica di insicurezza e insofferenza come nella nostalgica, cupa e a tratti anche romantica Greta.
L’album dimostra un certo gusto per il cantautorato grazie all’uso di linee melodiche in grado di sottolineare l’importanza dei testi.
La band Le Pietre dei Giganti – biografia
Nati nel 2016, Le Pietre dei Giganti (Lorenzo Marsili, Francesco Utel, Niccolò Pizzamano, Francesco Nucci) hanno esordito con un Ep autoprodotto intitolato “Fanno Male!”, registrato in presa diretta al Boomker Sound di Firenze. In seguito la band ha ottenuto un contratto con Overdub Recordings (di cui avevamo già parlato in occasione della pubblicazione di “1982” di rOMA) e ha cominciato a farsi conoscere grazie alle esibizioni live, in modo particolare in Toscana e in Piemonte. Il disco d’esordio, pubblicato il 15 Novembre 2019 è stato registrato presso il Monolith Recordings studio (Vitulano, BR) e vede alla produzione Filippo “Phil Liar” Buono (Slow Nerve, Teverts Fukjo, I Maiali). Il disco è stato anticipato dalla pubblicazione del singolo Vuoto e da due videoclip: Greta e La canzone del sole.
Laura Mancini