Da Roma a Palermo, la protesta avanza

La notte del 29 Giugno 2011 il movimento Pre|Occupati Palermo, nato per germinazione spontanea sulla sponda dell’occupazione del Teatro Valle di Roma, ha mosso i primi passi, segnalando simbolicamente 10 spazi teatrali a Palermo che per ragioni diverse “preoccupano” la città. Si tratta della prima città, dopo Roma, a creare un movimento per portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’assenza di diritti, regolamentazione e spazi che rendono impossibile il lavoro di chi con la cultura vive. Così, le lavoratrici e i lavoratori della Cultura e dello Spettacolo, di Cinema, Teatro, Danza che operano a Palermo e in Sicilia sono invitati a unirsi a questa protesta che ha come obiettivo il riconoscimento della cultura come diritto e come bene comune.
Le comunicazioni e le richieste indicate tramite la protesta sono simili a quelle già portate avanti nella Capitale, denunciando anche la preoccupazione “per l’inerzia delle Istituzioni che mantengono chiusi e indisponibili decine di spazi per il teatro e la cultura, colpevoli di non mettere in atto nessuna pratica per l’affidamento degli spazi inutilizzati – solo alcuni esempi: i Cantieri Culturali alla Zisa, il Teatro Garibaldi, l’ex Deposito Locomotive di Sant’Erasmo – trasformando le decine di milioni di euro spesi per i restauri di questi spazi in uno spreco, a cui si aggiunge la beffa di vederli cadere a pezzi perché non utilizzati”.
Laura Mancini

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