Attenzione quando dite “armonica”!
Ci risulta che la fisarmonica fu ideata da un viennese di nome Damian nel 1829. Il nome deriva da un composto di due termini greci che significano “soffio, mantice” e “armonico”. La fisarmonica è dotata da un lato di una tastiera per eseguire la melodia, dall’altro di una serie di pulsanti per l’accompagnamento. Questo strumento musicale “portatile” è costituito da una o due serie di ance libere (lamelle flessibili) che vengono fatte vibrare, per mezzo delle valvole a tasto, dall’aria emessa da un soffietto azionato dalle braccia dell’esecutore.
Un tipo di fisarmonica detto “concertina” produce la stessa nota sia allargando che stringendo il mantice (apparecchio che serve a produrre il soffio d’aria), mentre con il primo tipo si ottenevano note differenti. La cassa è realizzata in genere in legno, il mantice è di carta; i tasti solitamente sono 29. La lunghezza totale di una fisarmonica è di circa 40 centimetri.
La fisarmonica a cilindro è invece uno strumento meccanico in cui basta azionare il mantice e muovere una piccola leva per riprodurre meccanicamente melodie di ogni genere. Il funzionamento è regolato da un cilindro con delle punte metalliche che muovono le ance, che può essere osservato mentre ruota da una finestrella aperta sulla destra. Una fisarmonica di questo tipo, misurata chiusa, è lunga circa 35 centimetri.
Si definisce “armonica”, invece, uno strumento di origine inglese che risale al XVIII secolo, costituito da una serie di coppe di cristallo di grandezza digradante, immerse nella parte inferiore in uno strato d’acqua. Questo insieme di elementi gira intorno ad un asse per mezzo di pedali ed il suonatore ottiene le note premendo le dita leggermente inumidite sull’orlo delle varie coppe. Più nota è l’armonica a bocca, strumento popolare costituito da una o due serie di ance allineate dentro una scatoletta rettangolare di piccole dimensioni, forata in corrispondenza di ciascuna ancia. Per produrre le note, il suonatore, che tiene lo strumento con una o due mani, applica le labbra sui fori facendole scorrere e modulando il fiato.
Laura Mancini